Nel 1969, il famoso costruttore toscano, Pier Luigi Muccini mette in cantiere una nuova biposto, in collaborazione con Divo Bastiani.
La vettura venne progettata in maniera particolarmente moderna e avanzata, provvista di uno speciale telaio a traliccio in acciaio al cromo molibdeno, composto da elementi a sezione mista (tubi tondi anteriormente e scatolati a sezione quadra e rettangolare posteriormente); realizzata in vetroresina e alluminio, la carrozzeria presenta un profilo generale fortemente deportante, con un frontale basso e spiovente e una coda aperta con la meccanica totalmente a vista. Grande attenzione viene prestata da Muccini alla sicurezza, come dimostra la presenza a bordo di un sofisticato, per l’epoca, impianto antincendio con ugelli collocati in prossimità del pilota, dei carburatori verticali e della pompa carburante elettrica, oltre che di uno speciale serbatoio di sicurezza Pirelli in gomma riempito di spugna.
Siglata 58T/3 telaio 002, la biposto viene equipaggiata con motorizzazione su base Ford di 1298 cm3 e provvista di una speciale testa bialbero su base Lotus realizzata in collaborazione con il motorista Francesco Landi; in grado di erogare 150 CV a 9000 giri/min. Ed una trasmissione di tipo Hewland MK8, come quelli delle F3.
Pilotata inizialmente dallo stesso Muccini (le prestazioni migliori sono ottenute nella Gubbio – Madonna della Cima e nella Coppa del Chianti Classico del 1970), la biposto e poi oggetto di consistenti aggiornamenti nell’aerodinamica, nella telaistica e nella meccanica, passando nelle mani di Lido Gianbastiani che la utilizzerà con una certa frequenza nelle stagioni 1972 e 1973.
La Muccini 58T/3 resterà poi seriamente danneggiata in un incidente di gara, finendo nel dimenticatoio per oltre vent’anni.
Nel 1999 sarà completamente ripristinata dall’Officina Faralli di Uliveto Terme; ritornando quindi alle gare in occasione della Coppa del Chianti Classico del 1999 con il giovane Luca Mazzanti. La vettura è quindi passata al viterbese Sandro Zucchi, che la utilizza con ottimi risultati nelle cronoscalate.
Zucchi ci ha corso fino al 2013, da allora la vettura è stata di proprietà di un collezionista che l’ha usata solo per manifestazioni.
Vettura sport di origine italiana con guida a sinistra, costruita nel 1970 in due esemplari.
Con motore Lotus Twin-Cam 1300 con carburatori verticali Weber IDF40 e cambio Hewland MK9
Serbatoio di sicurezza senza scadenza
Documenti: HTP FIA; Passaporto tecnico e storia della vettura da quando è stata costruita.
Pronta corsa
Corre in categoria Sport Biposto Corsa (Gruppo 6) nel periodo GR fra le poche sport del 1° raggruppamento!
La vettura vincente nel 1° raggruppamento, BC classe 1300; ed a costi notevolmente inferiori rispetto alle concorrenti: Abarth, Chevron, Lola, March, ecc..
Citata, con foto dell’epoca, nel libro “Sport & Prototipi Italiani” di Alberto rastrelli a pag. 305/306.
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